Tornare a camminare dopo che una lesione midollare vi ha costretti in carrozzina per molto tempo, se non per tutta la vita, è possibile. A dirlo è il professor Leonardo Longo, medico toscano dal curriculum impeccabile, che da oltre vent’anni insegna e pratica la laserterapia per curare questo tipo di patologie. Sabato scorso, durante un incontro medico scientifico organizzato da La Colonna Onlus, il Dottor Longo ha illustrato i risultati del suo lavoro, sbalordendo tutti i presenti. Egli ha spiegato, infatti, come la laserterapia si sia dimostrata molto efficace nel trattare i pazienti affetti da mielolesioni e come dovrebbe diventare una routine in tutti i centri ospedalieri italiani, non solo perché migliora le capacità sensoriali e motorie a livello della lesione ma anche perché permette di recuperare in misura significativa la muscolatura volontaria. Dal 2004 il professore si è occupato in totale di 250 pazienti, di cui 185 sono tutt’oggi in cura presso il suo centro di Firenze. 26 sono le persone che, pur con gli appositi supporti di deambulazione, sono tornati a camminare.
Cos’è la laserterapia?
La laserterapia, “scienza” che risale agli anni ’70, consiste in radiazioni magnetiche non corpuscolate che, per le lunghezze d’onda utilizzate, non possono generare problemi tumorali o malformazioni. Si tratta, più precisamente, di energia luminosa capace di stimolare le cellule nervose a rigenerarsi e riprodursi. È una terapia già testata nelle cellule in coltura e sugli animali e da circa 9 anni si pratica nell’uomo. Possono ricorrere a questa terapia sia pazienti tetraplegici e paraplegici, ad eccezione delle persone sottoposte a interventi contro natura (per esempio la rottura dei tendini o la trasposizione dei muscoli della spalla). I cicli di terapia laser durano una settimana in cui il paziente viene sottoposto a circa 20 applicazioni. A distanza di un mese il trattamento viene ripetuto a seconda dei risultati raggiunti. Quali risultati, quindi?
Gli effetti
Gli effetti della laserterapia sono dose-dipendenti e possono essere considerati definitivi, purché il paziente continui con la fisioterapia quotidiana. Già dal primo ciclo di applicazioni, quindi già dopo una sola settimana, si possono osservare i primi risultati: miglioramento del tono muscolare e della postura, recupero della sensibilità sensoriale. Col tempo, è possibile riprendere l’attività sessuale, la minzione, la defecazione e cambiare di asia (classificazione neurologica standard dei traumi midollari). Il risultato migliore ottenuto è tornare a camminare.
Il costo
Il centro di Firenze dove opera il professor Longo è stato il primo e l’unico in Italia che è andato avanti dal 2003, senza ricevere aiuti esterni.
Percio’ la laserterapia di lesioni spinali e cerebrali in Italia è sempre stata a carico dei pazienti.
Un ciclo di 20 applicazioni della durata ciascuna di circa 30 minuti, per 4 volte al giorno, con l’impiego di 5 laser insieme (durata totale una settimana) oggi costa in media 3500 €. Fisioterapia durante il ciclo, esami e visite di controllo sono compresi.
Lo scetticismo
All’incontro di Mirano del 2016, le parole del professor Longo hanno generato
molto scetticismo tra i presenti, disabili e non, medici esperti e semplici ospiti venuti
per ascoltarlo. C’erano pero’ anche dei pazienti trattati, che hanno mostrato i loro
risultati ottenuti. La ricerca di Longo, comunque, apre nuove porte e stimola nuove
speranze per chi da una carrozzina ha poche probabilità di migliorare ed
eventualmente alzarsi con la medicina tradizionale.
Lo scetticismo, giustificato nel 2016, non lo e‘ piu’ nel 2024, se non dettato da
interessi di parte.
Il laser non e’ una bacchetta magica, ma uno strumento scientifico validissimo nella
cura delle lesioni spinali e cerebrali, che andrebbe proposto a tutti i pazienti.
Il laser non e‘ brevettabile, al contrario di vari tipi di corrente elettrica, e cio’ spiega
molte cose.
Ma col laser non c’e’ assuefazione, si puo’ usare sempre, al contrario per esempio
dell’elettrostimolazione, che va dosata incrementandola continuamente, fino al punto
in cui non si puo’ piu’ usare, perche’ interferisce con il cuore.
Sotto un capitolo del libro scientifico “Photobiomodulation of the brain”, che riassume
circa vent’anni di esperienza sulla terapia laser delle lesioni spinali e cerebrali post-
trauma.